Carmelitana Archi-Audax Ravagnese, la carica è a...1000 - I AM CALCIO REGGIO CALABRIA


Carmelitana Archi-Audax Ravagnese, la carica è a...1000

Stadio Lo Presti di Gallico Superiore
Stadio Lo Presti di Gallico Superiore

Rieccole qui, Carmelitana Archi e Audax Ravagnese. Una rivalità nata ovviamente solo in questa stagione, in quanto la società voluta fortemente dalla nuova dirigenza arcota è ancora agli albori dal 30 Giugno scorso. Tutto ebbe inizio al Comunale di Ravagnese, poco prima della vacanze natalizie. Un clima di estrema serenità e di assoluta calma si trasformò in una piccola guerriglia, scaturita durante la partita e dopo il triplice fischio finale dell'arbitro Piergiorgio Betrò di Vibo Valentia. Salvo poi tornare tutto alla normalità.

IL LUNGO TRAVAGLIO DELLA CARMELITANA - Pesanti squalifiche attanagliarono la Carmelitana Archi, una tra tutte, quella di sette mesi al difensore Giuseppe Barillà, che disse così addio anticipatamente al campionato. Nonostante questa squalifica storica però, la Carmelitana Archi ha fatto quadrato, alternando le bocche da fuoco lì davanti, prima di ritrovare la principale punta di diamante, Giovanni Tegano. Anche lui squalificato per ben otto giornate, il suo ritorno in campo coincise con il gol e la vittoria, in casa del Cardeto, quando fu autore di una bella doppietta. Da lì' in poi non si è più fermato, segnando a ripetizione nelle ultime giornate e contribuendo in maniera enorme alla conquista del secondo posto finale, che garantirà il fattore campo e due risultati su tre alla Carmelitana Archi per passare i turni playoff. Un vantaggio non di poco conto, che negli ultimi anni ha fruttato altrettante promozioni (San Giorgio docet, l'anno scorso). Le vittime del Callejon di SS. Maria del Carmelo di Archi, sono state nell'ordine: Cardeto, Bagaladi (contro il Borgo ci pensò un altro Tegano, Mariano), Virtus San Paolo e Ludos Vecchia Miniera. Giovanni Tegano rimase a secco contro l'Audax Ravagnese ma tuttavia vicino al gol se non fosse stato per un salvataggio sulla linea da parte di Fragomeni. La vendetta del Principe Giovanni si stava consumando. Ironia della sorte, strani calcoli del destino, Tegano rientra da un'altra squalifica proprio contro l'Audax Ravagnese, promettendo fuoco e fiamme. Dal canto suo, la Carmelitana Archi è stata a dir poco altalenante nel girone di andata, complici i troppi pareggi casalinghi, mentre nel girone di ritorno, paradossalmente, è stata la batosta subìta contro il Real Santo Stefano ad aver suonato la carica. Dopo quel 5-1, si contano solo vittorie (ben 7), un pareggio (contro la Bovese, gol di Umberto Romeo) e una sola sconfitta (a Bagaladi).

GLI OSPITI: AUDAX RAVAGNESE AI RAGGI X - Invece, l'Audax Ravagnese, dopo aver disputato un girone d'andata che per lunghi tratti ha visto l'undici di mister Roberto Crea insidiare a solo un punto la vetta della classifica in condominio con Rhegium e Bovese, ha vissuto il giro di boa contrariamente alle aspettative. Solo 14 punti contro i 24 dell'andata. Media di un punto a partita. I numeri parlano chiaro sul rallentamento che ha avuto questa squadra, soprattutto in casa, dove la vittoria manca da dicembre, se si esclude quella conseguita sul campo neutro di Scilla, che vedeva giocare l'Audax in casa soltanto sulla carta, essendosi dovuta spostare per consentire al Comunale di Ravagnese di ospitare i profughi provenienti dal Continente Nero. Il ruolino casalingo parla di quattro pareggi su cinque in casa, ottenuti nel girone di ritorno (fuori casa un punto col Rhegium, 0-0). E anche di una sconfitta contro l'Atletico Catona. L'Audax Ravagnese ha ottenuto più punti fuori casa, che tra le mura amiche, nel girone di ritorno. Questo è il dato che deve tenere in considerazione la compagine arcota, ma potrà essere una chiave di lettura anche per l'allenatore contattato da patron Tomaselli in una calda estate d'agosto. Sette sono i punti fuori casa, ottenuti con Lazzaro, Virtus San Paolo e Rhegium. Sono gli stessi quelli ottenuti in casa se si conta il neutro di Scilla (4 pareggi contro Real Santo Stefano, Cardeto, Ludos Vecchia Miniera e Borgo Grecanico, due volte per 0-0 e due per 1-1). Il problema del gol si è riproposto, quando sia Laganà che Condiorio non hanno più concretizzato le occasioni create, frutto forse di una pressione a cui questa squadra non è abituata. L'Audax Ravagnese però punta molto sul suo capitano e sullo Squalo, oltre ad avere in organico giocatori di buona levatura tecnica. In porta, una sicurezza Mattia Amoruso, degno sicuramente di categorie superiori. I gol subìti nel girone di ritorno sono soltanto 9, eppure le marcature messe a segno attivamente sono di meno, 8. Al Santoro di Villa San Giovanni e al Comunale di Bova Marina, le altre due sconfitte del ritorno.

LA CARICA DEI MILLE - L'ambiente sicuramente avrà influito sulla serenità dell'Audax Ravagnese. D'altronde, un pubblico e un agonismo di altre categorie non si vedono tutti i giorni in Terza Categoria. Domani a Gallico Superiore l'ennesimo atto tra Carmelitana Archi e Audax Ravagnese. L'eterna sfida. Cambierà la struttura, invece del Santoro si gioca al Lo Presti. Poco male. La dirigenza arcota ha annunciato con grande fervore ed entusiasmo che si attende una risposta non indifferente dal numeroso pubblico di fede carmelitana amaranto. I piani alti della Carmelitana si attendono una bolgia, come quella che fu al Santoro di Villa San Giovanni, quando un gol di Antonio Capua, vendicò la sconfitta patita all'andata. La squadra è in salute e lo ha più volte dimostrato in questo girone di ritorno che l'ha consacrata al secondo posto, davanti a uno stadio gremito, quello che sicuramente potrà essere domani in stile "carica dei mille". Come Garibaldi fece coi suoi uomini, la Carmelitana lo farà con i suoi tifosi. Dai Garibaldini ai Carmelitani. Quegli uomini che riecheggiano nello stemma societario, in cui vi è rappresentata una spada, assieme a tre stelle, simboleggianti le tre crociate che si unirono all'Ordine del Carmelo, che in aramaico significa giardino, che richiama l'Eden in chiave cristiana, ovvero la salvezza. Il profeta Elia raccolse una comunità di uomini sul monte Carmelo, che operò in difesa della purezza della fede in Dio, vincendo una sfida contro i sacerdoti del dio tenebroso Baal. Ecco perchè sono pieni di zelo per il Signore Dio degli eserciti ( "Zelo Zelatus Sum Pro Domino Deo Exsercituum" ), come riportato sul loro logo. Trovate le differenze, se ce ne sono. La causa per la conquista, è la stessa. Gli ospiti adesso sanno da quali radici lontane proviene il valore che la Carmelitana Archi attribuisce a una sfida.

Gianluca Trunfio

Terza Categoria Girone H

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