Ugo Napolitano: "Reggina-Cosenza? Pari! Tra gli amori pure la Villese"

Con il Cosenza ha disputato otto campionati di B e giocava come difensore centrale. Ugo Napolitano ha iniziato la carriera nel Napoli di Maradona, esordendo in Serie A il 30 settembre 1984, entrando in campo all'80' della partita Torino-Napoli (3-0). Quella è la sua unica gara disputata nella massima serie. Seguono tre stagioni in Serie C1, un anno nel Campania (una squadra di Napoli), due nel Prato con cui colleziona rispettivamente 31 e 34 presenze in campionato tra il 1986 e il 1988.
Nell'estate del 1988 va al Cosenza e debutta nei cadetti. Coi rossoblu, allenati da Bruno Giorgi, esordisce in campionato l'11 settembre 1988 in Cosenza-Genoa (0-0). È titolare della difesa silana, gioca 32 partite su 38 senza segnare mai. Nella stagione 1991-92, sotto la guida tecnica di Edy Reja, sfiora con la sua squadra la promozione in Serie A, persa a Lecce nell'ultima di campionato. Quella è la stagione in cui mette a segno il suo primo gol nei professionisti in Cosenza-Lecce (2-1) del 19 gennaio 1992, firmando il momentaneo 2-0 con colpo di testa. Lascia il Cosenza al termine della stagione 1995-96 dopo aver collezionato in campionato 207 presenze e 4 gol. Nel 1996 lo preleva la Reggina.
Con gli amaranto disputa tre campionati di Serie B (giocando soprattutto con continuità durante la prima stagione) ottenendo nel 1999 la prima storica promozione in Serie A, anno in cui gioca 10 partite. Ha proseguito la carriera nei campionati minori, dopo aver tracorso il 1999-2000 nel Catanzaro. con la Rossanese sino al 2003, conta anche due anni con la Villese dell'era Piero Bertuca, squadra schiacciasassi che ha conquistato il campionato di Promozione e la stagione successiva di Eccellenza, battendo diversi record e ottenendo record europei. Dopo l'esitazione all'iscrizione al campionato di Serie D, arrivano le prime avvisaglie dal Consiglio Federale: l'iscrizione al campionato di Serie D per la Villese non sarà cosa facile per via delle risorse economiche dissipate in poco tempo dal patron neroverde. La Villese scompare (il titolo viene acquisito dalla Scillese) e tornerà solo nel 2010 grazie ad Egidio La Valle, che la porterà sino alla Promozione. La carriera di Ugo Napolitano prosegue quindi nella Paolana, in compagnia di Rachid Tizaoui, terminandola in Serie D nel 2007, a 42 anni. Ha totalizzato una presenza in Serie A e 272 presenze e 4 gol realizzati (tutti col Cosenza) in Serie B. Ha lavorato come allenatore in squadre giovanili. Nel 2009 ha guidato la Juniores della Rossanese, nel 2010 i Giovanissimi Regionali del Cosenza e nel 2011 gli Allievi Nazionali. Ancora prima, le stagioni 2007-08 e 2008-09 lo vedono sulla panchina degli Allievi Regionali della Villese (che comunque dopo il fallimento del 2005 continuò con la Scuola Calcio e il Settore Giovanile), sicuramente uno dei suoi vecchi amori.
Maglia numero cinque sulle spalle, calabrese d’adozione (nato a Napoli). Cuore a metà tra Cosenza e Reggio Calabria, passando per Villa San Giovanni. Ugo Napolitano, da calciatore, ha scritto pagine importanti sia in rossoblù che in amaranto.
“A Reggio – ha raccontato sulle frequenze di Antenna Febea – ho vinto un campionato. Tempi fantastici. Gruppo, dirigenza, tifosi. Tifo sempre per gli amaranto, ci sono dei problemi oggi e mi auguro che presto possa risalire dov’era prima. Spero che domenica finisca in pareggio. Amo entrambe le squadre. Mi auguro – prosegue – che grazie ai derby sia tornato un po’ d’entusiasmo, spero che tutto si limiti allo sfottò. Negli anni passati il pubblico si divertiva, al di là della rivalità. Tra Catanzaro e Cosenza c’è un odio sportivo abbastanza accentuato, con la Reggina invece è diverso. Cozza è un allenatore preparato. I risultati oggi non arrivano, ma se giochi bene prima o poi arriveranno. I valori escono sempre fuori”.
Napolitano, che oggi lavora con le giovanili, va giù duro e poi parla dei suoi ultimi anni di carriera, quelli con la Villese: "I giovani di oggi non hanno più il piacere di una volta ad allenarsi. Hanno tutto e non riescono a sacrificarsi. Ho lavorato anche nel settore giovanile della Villese e ho bei ricordi lì anche da calciatore, eravamo davvero una squadra imbattibile, fatta per stravincere anche il campionato di Serie D. E lo avremmo vinto, se non ci fossimo fermati davanti alle porte di un tribunale"